
Una Ferrari. L’abbiamo immaginato così, il Civitavecchia. E non solo perché domenica scorsa ha sfoggiato un fiammante (e insolito) completo rosso ma anche e soprattutto per quell’atteggiamento spavaldo mostrato nei confronti di un Santa Marinella timido, privo di idee e decisamente rinunciatario. Una partenza a razzo e un arrivo in perfetta solitudine: questa in sintesi la fotografia dell’undici di Paolo Caputo che, nella quinta giornata di ritorno del campionato
di Eccellenza, aveva il compito di far ricredere il suo pubblico: quel punto racimolato nelle ultime due gare era dovuto soltanto a un incidente di percorso, che in una stagione ci può anche stare. Il secco 3-0 (con firme di Adornato, Scrocca, De Luca) inflitto alla scuderia del presidente Ivano Fronti, ha riportato a + 10 i nerazzurri dall’Aprilia, a sua volta sconfitta dal terzo incomodo, la Nuova Tor Tre Teste. Tornando al match del “Fattori” (che tra l’altro ha fatto registrare il ritorno in tribuna del presidente Umberto Tersigni, tornato ad applaudire i suoi pupilli dopo aver smaltito i postumi di
una brutta influenza) i cugini del Santa Marinella si piegavano in appena 14’ quando, a chiusura di un’azione corale, Adornato bruciava Mazzarini. Al 26’ il gol del 2-0 e Scrocca impazziva di gioia. Nella ripresa il Civitavecchia calava
il tris con De Luca, abbassando definitivamente il sipario. In sala stampa le dichiarazioni del tecnico nerazzurro, ancora abbottonato sul discorso promozione. “Con questa prova - attacca Caputo – abbiamo fatto capire alle nostre inseguitrici
che siamo ancora vivi, visto che qualcuno ci dava già in sala di rianimazione. Il risultato? L’avete visto, parla da solo. Una vittoria meritata, raggiunta con grande determinazione. E’ stata la gara del riscatto per noi, che venivamo da un pareggio e una sconfitta”. Al tecnico viene comunicata la sconfitta dell’Aprilia. Il distacco torna a + 10 ma di serie D non se ne parla. “Da qui alla fine del campionato mancano ancora dodici partite e trentasei punti disponibili - rimarca il mister nerazzurro - quindi tutto é possibile”. Paolo Caputo conclude il suo intervento entrando nello specifico della partita. “La chiave di volta - conclude - penso siano stati gli accorgimenti tattici. Abbiamo sfruttato benissimo le fasce ed eravamo piu’ sicuri grazie a una buona tonicità; alla fine siamo stati anche cinici. Se giochiamo al 101% facciamo male a chiunque. Contro il Santa Marinella abbiamo dato una risposta a quelli che sostenevano che stavamo in crisi”.
Il taccuino passa per un attimo al capitano, nel giorno del suo compleanno. “Meglio di così non potevo festeggiarlo - sorride Roberto Macaluso - la nostra è stata una prova superba. Tutti abbiamo contribuito alla grande vittoria che ci riporta lontano dalle dirette inseguitrici. La promozione è cosa fatta? – risponde - andiamoci piano. Solo quando la
matematica ci darà ragione, potremo davvero festeggiare”. Si volta pagina con uno sguardo alla sesta di ritorno. Il Civitavecchia capolista del girone A, si reca sul campo del Marta, che dopo il pari ottenuto col Divino Amore è salito a quota 26. I nerazzurri però avranno l’arduo compito di portar via l’intera posta, come recita il loro credo. E per raggiungere il traguardo la Ferrari del Tirreno avrà bisogno di un bel pieno di carburante.
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