mercoledì 8 aprile 2009

CHIARA FORCELLA, SUL PODIO IN POLONIA


Per Chiara Forcella un rientro in Italia in grande stile. Dopo aver partecipato a Leba (Polonia) a un torneo di pallavolo giovanile internazionale in Polonia, con la maglia del Ladispoli, Chiara è stata accolta a braccia aperte, dall’Asp Civitavecchia, il club che l’ha cresciuta e che con la maglia rossoblu ha esordito, seppur giovanissima, nel campionato di serie C. Forcella torna con un terzo posto e soprattutto con un premio personale, la miglior giocatrice della kermesse.
E allora Chiara, non può non raccontarci di questa bell’avventura…
“Un’esperienza senza dubbio entusiasmante e non nascondo che è stato un onore partecipare ad un torneo internazionale, dove si sono messe a confronto altre realtà di gioco, diverse da quelle italiane.
Con quale stato d’animo ha lasciato la Polonia?
“Leba è una gran bella città ma la ricorderò con un pizzico d’amarezza, visto che abbiamo perso al tie break la semifinale. Una partita giocata ad un livello superiore di quello dell’Under 16, che ha enfatizzato tutto il palazzetto, riempito in parte anche dai nostri beniamini, giunti direttamente da Ladispoli”.
Cosa si porta di bello in Italia, e soprattutto in lei stessa?
“Il ricordo di aver conquistato con onore il terzo posto e soprattutto la gioia di essere chiamata sul podio per ricevere il premio della miglior giovane esordiente del torneo (classe 92/93,ndc). Per questo vorrei ringraziare la società del Volley Ladispoli VBC ma anche la Pallavolo Alto Lazio che mi ha permesso di gareggiare in questa stupenda competizione.
Ha dediche speciali da fare?
“E’ una lista lunga e con nomi importanti. Se ho raggiunto questi risultati, lo devo soprattutto ai miei allenatori Marco Frasca e Alessandro Sansolini, che in questa stagione agonistica mi hanno insegnato veramente tanto. Da parte mia ho messo solo l'impegno negli allenamenti
E per il futuro? A qualche altro progetto?
“Beh. Su due piedi non ho progettato ancora nulla. Tanta voglia di fare bene e lavorare sodo anche se confesso che la scuola viene prima di ogni altra cosa”.

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