domenica 19 agosto 2007


IL BARONE SFIDA SUA ECCELLENZA


Colleziona gettoni di presenza, Stefano Baroncini. Il numero uno nerazzurro, infatti, nelle ultime tre stagioni ne ha messi da parte ben 106 consecutivamente. Un piccolo record che si tiene stretto nel forziere, e in cuor suo spera che quel numero a tre cifre lieviti ancora, domenica dopo domenica. D’imminente c’è da mettere al tappeto l’Eccellenza. E lui sembra abbia le carte in regola per farlo, anzi i guanti giusti.

In serie D, lo scorso anno, lei ha fatto gli straordinari. In Eccellenza, con un reparto difensivo arricchito da Castelletti e Scrocca, pensa di stare più tranquillo? “Sono cose che prima si devono toccare per mano e quando si gioca, di solito non si è mai tranquilli, i portieri, in particolar modo. I rischi sono all’ordine del giorno. Scrocca e Castelletti sono arrivati da poco qui a Civitavecchia: tra noi c’è amicizia ma credo che ancora non ci sia l’amalgama giusta. E tutto arriverà solo lavorando intensamente giorno dopo giorno, senza distrazioni. Per quanto mi riguarda, quest’anno vorrei intervenire poco ma con efficacia”.

Con Massimo Izzi, il nuovo preparatore de portieri, Baroncini ha cambiato tipo di allenamento oppure è sempre la solita routine? “Inizialmente abbiamo lavorato solo sul potenziamento muscolare per poi passare con la palla tra i pali. Izzi lo conosco da anni, da quando giocavamo insieme (nel 1997) a Tarquinia. E’ comunque un competente in materia, ha esperienza da vendere e sicuramente da lui avrò qualcosa da imparare”.

Corradini e Ronca sono i suoi compagni di reparto. Tra voi esiste una minima rivalità, tenendo conto che il mister non assicura il posto a nessuno?“Noi portieri il posto ce lo giochiamo sempre: io mi sono sempre messo a confronto ed ho avuto sempre ragione. Ora con i nuovi compagni di viaggio non ci sono contrasti. A mio parere, giocherà chi merita di più. Insomma le regole non sono cambiate”.

Il presidente Tersigni ha nel cassetto progetti ambiziosi. Quanta percentuale pensa che ci sia per ritornare a calcare i campi della serie D? “Difficile azzardare numeri ad inizio stagione. Il campionato di Eccellenza non è facile come potrebbe credere qualcuno. Ci sono compagini attrezzate che hanno fatto ottimi acquisti per puntare alla promozione. La Civitavecchiese fece il miracolo due anni fa: partimmo in sordina per finire in un crescendo pauroso. Sarà una faccenda non facile ripetere quell’esperienza anche se noi, già da ora, siamo pronti a giocare all’arma bianca”.

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