sabato 25 agosto 2007


"RE" RICCARDO...
Dopo dieci anni esatti è tornato sul luogo del “delitto”. Riccardo Sperduti non si è fatto attrarre dal canto delle sirene che provenivano da altri lidi: senza pensarci su due volte ha accettato la proposta. Ora è il nuovo pilota dell’undici biancorosso. Una formazione, quella collinare, basata essenzialmente sui giovani del posto, che tanto bene han fatto lo scorso anno. Tolfa però non ha dimenticato le gesta di “Re” Riccardo, attaccato per certi versi ai colori biancorossi. Gli anziani del posto lo ricordano calciatore, i giovani invece lo stimano come allenatore in quanto fu pioniere del gioco a zona (seguito in seguito da Caputo e Ferretti) cambiando la mentalità dei tifosi tolfetani. Prima di mettere in moto la giostra, Sperduti va in cabina a rispondere alle domande.
Mister, è vero che punterà sui giovani prima d’ogni altra cosa?
“Non lo nego. Ho dato sempre fiducia ai ragazzi, responsabilizzandoli, e da loro ho avuto sempre risposte positive. Qui a Tolfa ci sono elementi interessanti, affidabili. Credo insomma, contrariamente a quanto si dica solitamente, che saranno loro lo zoccolo duro sia per esperienza che maturità. Hanno inoltre un buon bagaglio di conoscenza della categoria: la società è orgogliosa di avere un patrimonio così importante”.
Sperduti quale sarà il suo obiettivo stagionale? Forse emulare Ferretti con quel terzo posto in classifica?
“Il campionato di Promozione è lungo e con molte difficoltà. Penso che l’arma migliore per affrontare tale manifestazione sia l’organizzazione nel gioco. Come detto dovrò lavorare con un gruppo ben amalgamato dove gioventù ed esperienza si sposano a meraviglia. Trovare immediatamente con loro la giusta sintonia sarà già un passo avanti. Per ora non mi interessano i numeri. Lo spirito di abnegazione sarà la componente essenziale del nostro team”.
Un regalo immaginario per i tifosi biancorossi...
“Al di là di un buon piazzamento in campionato mi piacerebbe portare nella bacheca del Tolfa la Coppa Italia. Una kermesse messa generalmente in secondo piano ma a mio vedere ha stimoli diversi. E per i giovani poi potrebbe essere una vetrina molto importante”.

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