mercoledì 30 luglio 2008

LA RICETTA DEL PROFESSOR MICHESI





Il Civitavecchia parte questo pomeriggio per il ritiro, dopo aver effettuato l’ultima seduta in acqua, nella piscina di largo Galli. La sede scelta per la preparazione al campionato di serie D è San Martino al Cimino. A poche ore dall’esodo nerazzurro, l’incontro con il preparatore atletico Diego Michesi.

A pochi giorni dall’inizio della preparazione, è possibile fare un primo bilancio sulla situazione giocatori?
“Sinceramente è ancora presto ma a sbilanciarmi, posso dire che i ragazzi stanno meglio rispetto allo scorso anno, quando di questi tempi, iniziammo la stagione. Da lunedì abbiamo svolto il lavoro in doppia seduta: mattino in piscina e pomeriggio in campo”.

A proposito. Quant’è importante il lavoro svolto in piscina?
“Abbiamo intrapreso questo tipo di allenamento tre anni fa e devo dire che è stato redditizio. Apprezzabile per i movimenti muscolari, un inizio meno traumatico, insomma. I ragazzi poi hanno sempre risposto in maniera positiva e i giovani sono davvero entusiasti”.

“Professor” Michesi, lei che conosce bene i suoi allievi, sa dire chi di loro entrerà in forma prima e chi, soffrirà di più?
“I longilinei Adornato, Macaluso e Brunetti, ad esempio, avranno meno difficoltà rispetto a Gagliardini, Castelletti e Boriello, che hanno una muscolatura massiccia. Ho visto bene anche Colombini: è un ragazzo che fisicamente può dare tanto”.

Oggi pomeriggio la partenza per il ritiro e saranno 13 giorni intensi. Quale la tabella di marcia di Michesi?
“Prima di tutto i test atletici per individuare lo stato di forma attuale. I cinque giorni successivi saranno dedicati all’aerobica per poi andare sullo specifico lavorando con gruppi di tre o quattro persone: inizialmente sulle capacità fisiche e poi individualmente per ruoli”.

Per lei ci sono anche muscoli da scoprire. Totaro, Colombini e Ferranti come si sono integrati nel gruppo?
“Sono stati accolti veramente bene. Io li conosco da poco ma hanno destato una buona impressione. Andranno incontro a dei lavori nuovi, è vero, ma non si sono affatto spaventati. Vedremo nei prossimi giorni come risponderanno fisicamente, soprattutto a livello psicologico, visto che due di loro sono ancora giovanissimi”.

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