Mastica amaro il Civitavecchia. I nerazzurri non vanno oltre l’1 a 1 al cospetto del Divino Amore sceso al “Fattori” col chiaro intento di portar via almeno un punto, dal campo della capolista del girone A del campionato di Eccellenza. Quella che alla vigilia poteva sembrare una delle gare più abbordabili (rispetto alle precedenti) si è rivelata, per l’undici caro al presidente Umberto Tersigni, alquanto spinosa: Macaluso e compagni hanno dovuto dividere, anche se a malincuore, la posta in palio. Nonostante il mezzo passo falso, la classifica premia ancora i nerazzurri di Paolo Caputo: imbattuti e saldamente al comando della graduatoria (con 32 punti) anche se in coabitazione con l’Aprilia, vincente sull’Almas Roma. Musi lunghi negli spogliatoi dei padroni di casa “rei” di non aver chiuso la gara al momento opportuno. “E’ vero – attacca Caputo – ora recriminiamo per le tante occasioni da rete buttate al vento ma devo ammettere che il Divino Amore ha disputato una buona gara, non ha innalzato barriere e soprattutto ha trovato il gol nell’unica occasione da rete che gli è capitata”.
Un passo indietro per raccontare il film della partita: l’inizio è tutto di marca nerazzurra. Già al 1’, Ruggiero ci prova su punizione poi Gagliardini viene fermato in angolo. Al 12’ vanno via in tandem Ruggiero e Brunetti ma la conclusione è debole. Al 20’ il Civitavecchia va vicino al gol con Gagliardini; l’attaccante in semirovesciata scheggia la traversa e 6’ più tardi Brunetti, ben imbeccato da Adornato, non imprime la forza giusta con Caucci che ringrazia. Si fa vivo il Divino Amore al 28’: Di Giuliantonio spara un diagonale che attraversa pericolosamente l’area nerazzurra senza che nessun compagno possa intervenire. Il tempo si chiude con un’incursione di Brunetti. L’ex Sorianese però viene fermato dalla “bandierina” di turno. Nella ripresa il tema non cambia. In cattedra è sempre il Civitavecchia, insistentemente alla ricerca del colpo del ko. Al 7’ è ancora Brunetti (su punizione) a chiamare in causa Caucci. E’ il prologo al gol che giunge al 20’: Lancioni (che aveva rilevato da poco Brunetti) va via sulla sinistra e dal fondo fa partire un lungo traversone. Dalla parte opposta c’è Bevilacqua. Il numero 7 nerazzurro inquadra la porta ma Caucci respinge proprio sui piedi di Gagliardini. Per il “bomber” locale metterla dentro è un gioco da ragazzi. Sembrava fatta per il Civitavecchia ma al 35’ ecco la doccia fredda. Di Giuliantonio ha davanti a sé un’autostrada, scende e calibra per l’accorrente Spaziani. Il colpo di testa è di quelli vincenti: è 1 a 1. Al Civitavecchia crolla il mondo addosso. L’ultima emozione è ancora nell’area ospite. Una mano “galeotta” cambia la traiettoria del pallone: per la signora Vettorel (che complessivamente ha diretto una buona gara) si può continuare; anzi col triplice fischio manda tutti sotto la doccia.
In sala stampa il tecnico civitavecchiese spegne ogni entusiasmo. “Non faccio previsioni per chi vincerà il campionato – commenta Caputo – so soltanto che sono molte le partite da giocare da qui a maggio”. Poi entra nello specifico. “I giocatori hanno dato il meglio di loro stessi – sottolinea - e le maglie zuppe di sudore ne sono una fedele testimonianza. Hanno combattuto e cercato la vittoria ad ogni costo. Il nostro compito non finisce qui: dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto, con l’umiltà che ci contraddistingue”. Intanto all’orizzonte c’è la prossima gara interna contro il Ladispoli degli ex Fronti e Maisto.
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