domenica 15 marzo 2009

IL TIRO AL VOLO CON D'ANIELLO



Il Tiro al Volo ha portato a Civitavecchia Francesco D’Aniello. Il campione italiano, medaglia d’argento alle olimpiadi di Pechino, ha infatti accompagnato 48 giovani leve provenienti da tutta Italia, in raduno a Civitavecchia, località Sassicari. E’ la prima uscita invernale in assoluto e la nostra città ha risposto in maniera positiva al richiamo dell’affascinante disciplina sportiva che, nonostante l’impopolarità, ha sempre regalato enormi soddisfazioni nelle manifestazioni a carattere mondiale. Teatro della conferenza stampa, il Sunbay Park Hotel, affollata da allievi ed ex medaglie d’oro del Tiro al Volo come Luciano Giovannetti (a Mosca e Los Angeles) oggi nelle vesti di commissario tecnico; e poi il coordinatore Alberto Di Santolo, il consigliere federale Italo Mastrangelo, il preparatore atletico Fabio Partigiani, e con loro, al tavolo presidenziale anche Riccardo Viola (figlio dell’indimenticato presidente della Roma), Gino De Paolis consigliere provinciale e Pierluigi Risi, fiduciario Coni. Non per nulla Francesco D’Aniello (nominato ambasciatore dell’etica nello sport assieme a Giulia Quintavalle, Francesco Postiglione, Mauro Sormiento, Gennaro Izzo, Davide Tizziano, Imma Cerasuolo e Antonietta Di Martino) ha successivamente incontrato gli alunni della scuola media Flavioni, finalizzando così la sua presenza a Civitavecchia. “Sono orgoglioso di essere qui – ha detto D’Aniello mentre alle sue spalle veniva proiettato il filmato relativo alla conquista della medaglia – in mezzo ai futuri campioni del Tiro al Volo, sicuramente prossime medaglie in forza nazionale italiana. Una iniziativa importante è che sarò testimonial nelle scuole, in particolare a Civitavecchia con la media Flavioni”.

Abbraccio fraterno tra Francesco D'Aniello e gli alunni della scuola media Flavioni: la classe 1E, in particolare, hanno voluto ricordare questo momento con dei cartelloni dove sono state riportate le emozioni dell'incontro a testimonianza della diffusione dei sani valori dello sport quali la lealtà, il rispetto, le regole, compagni e soprattutto avversari, amicizia, rispetto di ogni forma di violenza e discriminazione. Gli alunni della scuola media cittadina sono intervenuti con interesse ed entusiasmo in un ricco dibattito che ha portato ad un’unica soluzione: il gioco leale è sempre vincitore. E D’Aniello, tra le righe, ha ricordato ai presenti che la vittoria è stata dedicata a suo figlio. “Prima di partire per Pechino – ha raccontato il campione italiano – il mio bambino mi ha detto più volte di rompere tutti i piattelli, poi come ricordo speciale una grande ruspa. Ed io l’ho accontentato in entrambi i casi”. Non è mancato l’intervento del dirigente scolastico. “Con gli alunni e gli insegnanti della nostra scuola – ha detto Vincenza La Rosa – puntiamo a vincere i piattelli dell’amicizia, della solidarietà e della tolleranza. Vogliamo allontanare con tante simboliche ruspe, la violenza, la sopraffazione e soprattutto il bullismo”.

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