Continua la striscia positiva di risultati utili per il Civitavecchia che pur uscendo a testa alta dal campo della Lupa Frascati, rimane ancora invischiata nella lotta per non retrocedere. L’1-1 finale con i giallorossi, griffato da capitan Gagliardini (su calcio di rigore) premia in parte i nerazzurri di Paolo Caputo, raggiunti ora al penultimo posto della classifica generale del girone G del campionato di serie D, da Ferentino (vincente col Tavolara) Castelsardo (sconfitto dall’Astrea) e naturalmente Lupa Frascati. Nella barca diretta verso la salvezza, insomma, ci sono ben 7 squadre (oltre a Morolo, Astrea, e Guidonia) racchiuse in 4 punti, tenendo conto che il fanalino di coda Calangianus (11) è ormai spacciato. Lotta agguerritissima, a quanto pare. Ed è proprio su questo argomento, il presidente nerazzurro Umberto Tersigni (ospite gradito della trasmissione radiofonica Popolo Nerazzurro su Radio Stella Città) è uscito allo scoperto mettendo, come suo solito fare, bastone e carota.
“Un pareggio fuori casa fa sempre piacere – attacca il patron del Civitavecchia – certo che una vittoria ci avrebbe ancor più rallegrato. Io non ho assistito alla gara per motivi personali. Mi sono state riferite però belle parole in favore della squadra: ha lottato a viso aperto, ha avuto un pizzico di sfortuna facendo vedere miglioramenti sul piano del gioco”. A dirla tutta, la cura Caputo funziona e i numeri delle ultime giornate danno ragione al tecnico civitavecchiese. Il presidente rincara la dose. “E se quel tiro di Luiz Enrique fosse finito in fondo alla rete, staremmo qui a parlare di un’altra partita, sicuramente”. Storce il naso per i risultati arrivati dagli altri campi. “Le nostre dirette avversarie hanno fatto punti – sottolinea - e questo non è cosa buona. Vorrà dire che dovremmo lottare fino alla fine per scrollarcele di dosso”. Una pausa poi la classica bacchettata. “Quello che mi ha fatto arrabbiare – incalza Tersigni – è che si parla troppo in campo. L’ammonizione di Colombini, ad esempio, non stava scritta da nessuna parte e per quel giallo, domenica sarà appiedato. Posso capire i cartellini rivolti ai giovani, ancora inesperti e facili a cadere nelle trappole dei “volponi”, ma gli anziani del gruppo debbono cambiare atteggiamento, e non ditemi che Colombini sentiva la partita perché era un ex”. Il patron chiude con una critica. “Non capisco l’indifferenza degli spettatori – conclude l’editore di Rete Oro – la squadra ora sta andando bene, ha ritrovato l’armonia di un tempo e anche i risultati non sono male. Contro il Ferentino avevo aperto i cancelli del Fattori, con entrata gratuita, proprio per ritrovare il dodicesimo uomo. Evidentemente il messaggio non è arrivato. Però non posso affittare un pullman e andarli a prendere sotto casa. Vorrà dire che continueremo ad andare avanti grazie all’apporto dei nostri fedelissimi”.
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