
Paolini Stella, astro nascente della pallavolo locale. L’appena diciottenne dell’Asp Civitavecchia sta bruciando le tappe: dopo la lunga trafila nel settore giovanile del club rossoblu si è meritata una promozione sul campo, grazie soprattutto a una società che, come progetto, ha messo al primo posto la crescita delle proprie atlete. E così la “piccola” Stella ha viaggiato a velocità supersonica, fino a vestire la maglia della prima squadra, in serie C con la Tirreno Power. Timida e riservata al punto giusto, Stella è una ragazza che si è avvicinata al mondo della pallavolo all’età di quattordici anni, scegliendo il ruolo di centrale. Una ragazza tutta d’un pezzo, che sa quello che vuole. Merito anche di una famiglia esemplare che segue con amore la scia della sua buona Stella…
Un periodo nero per lei: prima un infortunio alla mano, poi una brutta distorsione. Malocchio o fatalità, lasciamo ai lettori la scelta.
Stella credi che la stagione sia finita?
“Ancora non sappiamo nulla. La prossima settimana mi sottoporrò a una risonanza magnetica e da lì vedremo il da farsi. Certo che la distorsione alla caviglia è un incidente serio, che potrebbe compromettere un’intera stagione”.
Esordire in prima squadra ti ha po’ stupita oppure ne eri preparata?
“Certo che rispetto agli anni precedenti ci si ritrova ad affrontare un lavoro completamente diverso da quello impostato nelle giovanili. Devo confessare che l’inizio è stato complicato: poi le ragazze più grandi ti incoraggiano, ti fanno sentore una di loro. E la sicurezza che si acquisisce giocando aumenta di giorno in giorno. Se sono qui lo devo anche alle mie compagne”.
Torniamo alle noti dolenti. Dopo il dito steccato, la caviglia in disordine…
“Eh già. Avevo appena ripreso a pieno ritmo, ma non è passato tanto tempo dai due infortuni. Davvero un periodo nero per me. Ma avrò pazienza. Tempo ne avrò per recuperare e tornare presto in campo. Sono fiduciosa”.
La vita però non fatta solo di sport, vero?
“Al primo posto c’è infatti lo studio. Frequento il quarto anno del liceo scientifico tecnologico e nei ritagli di tempo, per passione ho scelto la pallavolo come diversivo. Se per me ci sarà un futuro nello sport, è ancora presto per dirlo”.
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